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14/09/2011
XII° edizione di “pordenonelegge.it – Festa del Libro con gli Autori”
Lettera aperta di
Giovanni Pavan
Presidente CCIAA Pordenone
 
 
Cari lettori,
sta prendendo avvio in queste ore la XII° edizione di “pordenonelegge.it – Festa del Libro con gli Autori” e, per la prima volta dopo 7 anni che ricopro il ruolo di presidente della Camera di Commercio di Pordenone, desidero chiedere uno spazio ai nostri giornali.
Lo faccio perché voglio augurare a tutti coloro che in qualche modo vivranno la nostra manifestazione, sia come ospiti che come parte attiva dell’evento, il mio più sincero “buon pordenonelegge”.
Non è facile in questi momenti economicamente complicati, trovare stimoli concreti, guardare con ottimismo al domani, credere che le cose cambieranno e in meglio.
Ma non farlo, vorrebbe dire precipitare ancora più verso l’apatia e la rassegnazione. È in questi momenti che serve alimentare la propria mente per reagire e trovare strumenti nuovi.
Quando divenni presidente della Camera di Commercio, l’ente che ha ideato e promosso nel 1999 la prima edizione del festival, fui il primo a mettermi dalla parte delle imprese cercando di capire perché un ente economico dovesse sostenere una manifestazione culturale.
Oggi mi preme ricordare a tutti voi quali sono state le risposte che mi sono dato a questo mio perché, delle quali resto ancora fermamente convinto.
Anzitutto perché la nostra provincia, nota in tutto il mondo per le sue eccellenze economiche ed imprenditoriali, pagava sul territorio nazionale una visione relegata ad area di confine, di caserme, di attentati esplosivi. I flussi turistici verso Pordenone si limitavano a quelli legati al business o alla sola Piancavallo.
Serviva una svolta, un’attenzione diversa, un evento che attirasse nella Destra Tagliamento visitatori eccellenti, giornalisti, opinion leader.
A questo abbiamo puntato, qualificando ancora di più quella che era una manifestazione che stava crescendo ma che aveva bisogno di diventare un’eccellenza.
Così come sanno fare i nostri imprenditori, con il DNA che contraddistingue i pordenonesi, abbiamo voluto “fare il salto”, lavorando in silenzio, puntando ai risultati, creando la “squadra”, analizzando gli errori, lasciando parlare altri ma tenendo ben chiaro davanti a noi l’obiettivo che abbiamo sempre avuto: la cultura produce economia.
Non spetta a me evidenziare i recenti dati che mettono Pordenone al secondo posto a livello nazionale per la produzione economica di cultura. Non devo essere io a fare il confronto con altri festival nazionali molto più “ricchi” di noi. Non fatemi sottolineare quanti nuovi talenti hanno origine pordenonese.
Spetta a me, questo si, ricordare quanto questa manifestazione produce economicamente. Lo fa con il budget annuale che per più della metà resta sul nostro territorio, ma lo fa con anche quello intangibile. Delle 110.000 presenze delle scorso anno, avete provato ad immaginare se anche solo la metà avesse bevuto un solo caffè? Ma in realtà hanno pranzato, acquistato libri, dormito…
Vogliamo ricordare le pagine intere dedicate a pordenonelegge su tutti i quotidiani nazionali? Quando mai, in passato ciò accadeva? Non pensate che poter vantare quest’ulteriore eccellenza, aiuti la nostra economia? Faccia apprezzare ancor più gli imprenditori di quest’area per la loro serietà, per il sapere lavorare in silenzio, per la capacità di guardare ai risultati?
Io ci credo. E vorrei che anche tutti voi lo faceste. Vorrei che tutti noi fossimo orgogliosi di quanto sappiamo produrre. E, in fondo, anche “pordenonelegge” è un prodotto. Che nei prossimi giorni sarà sotto gli occhi di tutti a livello nazionale ed internazionale. Giornali, televisioni, scrittori di fama mondiale per la prima volta, forse, verranno da noi. Solo questa è una “magia” che ci regala la nostra manifestazione.
Siamone orgogliosi tutti. Buon pordenonelegge a tutti noi.