Bcc Pordenonese e Monsile
Una storia ultracentenariaTra la fine dell‘800 e i primi del ‘900, sulla scorta delle positive esperienze maturate in Germania dalle Cooperative Raiffeisen, anche in Italia, grazie al liberale Wollemborg e allo spirito caritativo della Chiesa Cattolica, iniziarono a prendere vita forme organizzate di solidarietà con lo scopo primario di contrastare il fenomeno dilagante dell’usura ed offrire sostegno ai lavoratori agricoli o a quelli a servizio delle poche famiglie abbienti, costretti a fare i conti, ogni giorno, con la dura realtà per sopravvivere.
Il 25 ottobre 1895 ad Azzano Decimo, venti soci fondatori con in testa don Domenico Fabrici, alla presenza del notaio Giacomo Ceparo, firmano l'atto costitutivo della Cassa Rurale di Prestiti S. Pietro Apostolo, il cui scopo è il miglioramento morale ed economico dei suoi membri mediante atti commerciali, escluso qualunque fine politico. Secondo le leggi dell'epoca, l'operatività è limitata al solo Comune in cui ha sede e dove svolge l'attività, in un locale della casa parrocchiale.
Nel 1927 la Cassa, già aderente all'istituto Cattolico Italiano delle attività sociali, aderisce alla Associazione Nazionale delle Casse Rurali e nel 1938, adeguandosi alla nuova normativa del testo unico, con modifica statutaria cambia la denominazione in Cassa Rurale ed Artigiana di Azzano Decimo, che rimarrà invariata fino al 1992.
Nel 1985, con l’ampliamento della zona di competenza al comune di Pordenone, viene creata la premessa per una stabile operatività anche nel capoluogo della provincia, Pordenone.
E’ del 1988 l'importante modifica dello statuto sociale con la trasformazione della società dalla forma di responsabilità illimitata a quella di responsabilità limitata.
Nel 1992 viene perfezionata l'aggregazione con la consorella di San Quirino (costituita il 17 giugno 1985 grazie alla determinazione di circa 400 Soci fondatori), assumendo la nuova denominazione di Banca di Credito Cooperativo di Azzano Decimo e San Quirino.
Il 1995 coincide con le celebrazioni del centenario di fondazione, l'aggregazione con la consorella di Pravisdomini (fondata nel 1884, terza cooperativa di credito, in ordine di età, sorta in Italia dopo quella di Loreggia nata nel 1883 e preceduta di pochi mesi da quella di Cambiano di Castelfiorentino) e l'assunzione dell'attuale denominazione di Banca di Credito Cooperativo Pordenonese.
Il 18 novembre 2016 viene perfezionata la firma dell’atto per il passaggio di sei filiali della ex Bcc del Veneziano alla Bcc Pordenonese consentendo alle Comunità di Caorle, Concordia Sagittaria, Eraclea, San Donà di Piave, San Stino di Livenza e Pramaggiore (già sede della omonima Cassa Rurale ed Artigiana costituita nel 1964) di entrare a far parte di questa grande Famiglia.
Il 2019 sancisce l’adesione al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, nato ufficialmente il 4 marzo dello stesso anno. Il Gruppo Iccrea in Italia si colloca al terzo posto per numero di sportelli ed al quarto per attivi: 140 BCC, dislocate su 1.700 comuni in una rete di oltre 2.600 sportelli, più di 4 milioni di clienti, 750 mila soci; al 31 dicembre 2018, registrava attivi per 150,2 miliardi di euro e fondi propri per 11,3 miliardi di euro.
Con l’avvio del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea si afferma un modello di “fare banca” innovativo ed originale: il più grande gruppo di banche locali diffuse capillarmente sul territorio, che coniuga la loro vocazione localistica con la forza e la solidità di un grande Gruppo bancario nazionale.
L’ultimo tassello che ci porta ai giorni nostri è gennaio 2020 il Progetto di aggregazione della Bcc di Monastier e del Sile, autorizzato dalla BCE e successivamente dalle Assemblee dei Soci delle due Bcc.
Un progetto di unione che, attraverso l’incremento dimensionale acquisito, permette di portare a fattor comune le eccellenze di entrambi gli istituti, creando maggiori sinergie ed economie di scala e di scopo, ampliando la rete commerciale e di servizi in aree attrattive non ancora presidiate.
Oggi BCC Pordenonese e Monsile, con 58 filiali operative nelle province di Pordenone, Udine, Treviso e Venezia, promuove la cooperazione fra Veneto e Friuli Venezia Giulia, continuando ad essere punto di riferimento e strumento di sviluppo locale, mantenendo, in controtendenza rispetto ai grandi gruppi internazionali, la presenza capillare vicino alle nostre comunità, per sostenere e promuovere da vicino il territorio ed il benessere dei suoi abitanti non solo da un punto di vista economico ma anche e soprattutto evidenziando la vocazione sociale e culturale, vero tratto distintivo del mondo del Credito Cooperativo.