Il Caffè 2/2010


Redazionale

Sommario

A cura di: Giuseppe Caracò
Mantecare
Ultimamente il proliferare di incontri sociali, economici e politici evidenzia un linguaggio verosimilmente comune che per similitudine fa sempre più riferimento a consigli definiti ed utilizzabili come ricette. L’accostamento, di definizione medica o culinaria poco importa, induce comunque alla lettura di un percorso preconfezionato, in cui molti si fanno depositari delle giuste componenti. Troppo spesso però le riflessioni demagogiche non si rivelano soddisfacenti, perché in realtà non esiste alcuna formula segreta che sia una panacea per tutti i mali, o perlomeno, esiste una linea di intese e di comportamenti che, se correttamente applicata, sortisce effetti positivi: come per l’appunto è il concetto di associare più linee di pensiero e più idee per il raggiungimento di un obiettivo comune. La voce e l’esperienza di molti può diventare una forza se applicata con discernimento e senso costruttivo e senza interesse personale. Molti cibi della cucina moderna hanno raffinato il loro gusto cambiando le tradizioni alimentari e migliorando qualitativamente. Mantecare, significa amalgamare il cibo, mescolare diversi sapori che valorizzano componenti diverse e conferiscono equilibri alimentari. Insomma mangiare più sano e più di gusto. Perché questo spunto per parlare di cooperazione? Non si consideri irriverente la parafrasi culinaria con lo stile comportamentale di una comunità, ma se si pensa all’enorme effetto che l’unione di idee e di intenti può determinare, la cosa deve far riflettere seriamente. Cooperativismo, trasparenza e intesa Soci & Banca, significa proprio partecipare, programmare, decidere insieme, raggiungere mete di comune attesa: in sintesi crescere. Ma tutto questo non sia limitato ad una lettura di sviluppo territoriale ed economico, bensì allargata ad una accezione più estesa del termine che contempli altresì la crescita della persona, come soggetto attivo di una comunità, attraverso la cultura, il dialogo, la conoscenza ed un intento comune di sviluppo sostenibile, uniti ad un migliorato stato di benessere comune. Oggi siamo ottomilacinquecentoundici, ma più aumentiamo attivamente e costruttivamente e più utile sarà la nostra impresa, più positivo il suo servizio, più sentita la sua missione. Vale l’assunto: Soci attivi per una Banca attiva! Partecipate cari lettori ad un più ampio e positivo sviluppo anche attraverso le pagine della vostra rivista, sempre più a vostra disposizione quale diffusore di idee e principi utilizzando tutti i mezzi a disposizione dal telefono, alla posta tradizionale, al computer e anche ai questionari. Se operiamo uniti possiamo solo e sempre migliorare. Insieme si può.
 

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