Il Caffè 2/2009

Redazionale

Sommario

A cura di: Giuseppe Caracò
Direttore Responsabile
Quanto costa la luna?
Ha toccato! Ha toccato! Con queste parole un concitato Tito Stagno segnava giornalisticamente un momento nella storia dell’uomo che si proiettava nell’immortalità. Si infrangeva il mitico sogno di una luna poetica, patria di chimere e di eroi. Dall’impersonale scatola di suoni e immagini delle TV a valvole, oggi reperto museale, usciva il ronzio dei collegamenti intercontinentali, le pause emozionanti che intercalavano i commenti da Huston stimolavano l’estro dei commentatori. Le voci storiche della RAI diffondevano al Paese un messaggio stupefacente, si infrangeva il muro del sogno, si abbatteva il mito dell’impossibile, la fantasia lasciava campo alla realtà e la ricerca si faceva oggetto dell’intelligenza dell’uomo. Ci sembrava una grande vittoria sulla natura e il mistero del creato, convinti che fosse un piccolo passo per l’uomo ma un gigantesco balzo per l’umanità.
Cos’è rimasto oggi di quella splendida avventura che emozionò il mondo? Sfatare le convinzioni scientifiche dell’impossibile è stato come riconoscere che non ci sono limiti per l’uomo. Ne siamo convinti?
Mi chiedo, seguendo passivamente la triste sequela di notizie di orrori che quella scatola di rumori, oggi tecnologicamente esasperata e ridondante di effetti ottici, ci trasmette in continuazione, se tanta scienza e tanta sfrontatezza nell’affrontare l’avventura e sfidare le leggi della natura si eccepiscono nello sforzo di far crescere l’uomo e promuoverne l’uguaglianza.
Se permangono le realtà di paesi ricchi e paesi poveri, gli uni conclamati al benessere del progresso gli altri passivamente segnati all’indifferenza, allora a cosa valgono le grandi scoperte e le grandi ricerche? Abbattono o generano vieppiù le disparità?
I sinodi delle potenze della terra al tavolo del risiko della distribuzioni dei pani e dei pesci cercano ammenda per rimediare alle disparità alimentate dall’uomo: quello stesso uomo che si fa arbitro di tutta la vita economica e sociale.
Eppure abbiamo gioito alle immagini della NASA come a un grande evento foriero di un futuro di certezze, quasi che l’impresa di Amstrong e il suo gruppo avessero cambiato le leggi della vita.
A trent’anni dall’evento storico, ripercorriamo con emozione anche il cammino dell’uomo verso l’affrancamento dalle miserie sociali e inseguiamo un futuro di eguaglianza, passo dopo passo, nella convinzione che nulla è impossibile.
Quanto costa la luna?
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