Redazionale |
Sommario |
| a cura di: Giuseppe Caracò Direttore responsabile Natura egoica Troppi punti interrogativi senza frasi... ripete il refrain di un recente successo discografico per descrivere l’insicurezza che pervade in molti giovani della nostra società. Ma come può essere che con la conoscenza, l’informazione ed il benessere ad oggi così diffuso si colga nelle giovani generazioni tanta incertezza da tradursi in disorientante fragilità che porta inevitabilmente a cercare nel gruppo l’elemento di difesa e di riconoscimento? I recenti fatti di cronaca dello stadio di Catania ed altri esempi di intolleranza giovanile ci fanno amaramente constatare che troppo spesso i protagonisti sono minorenni e che la degenerazione di costume alimenta una delinquenza minorile in pericolosa allarmante crescita. Polizia allo stadio, guerriglia per le strade, esibizionismo del branco, bullismo nelle scuole, disobbedienza civile e sfida alle istituzioni: è civiltà tutto questo? Ma che domani ci sarà per questi giovani senza guida? Ma è proprio necessario trasgredire per trovare una propria identità? Dove sono le famiglie? Non è che l’edonismo di questa società, ci porta al pressappochismo dell’apparenza, dove risulta più semplice delegare ad altri educatori di seguire i propri figli tra palestre, campi di gioco, sale di musica e via dicendo, perdendo così anche quelle minime occasioni di veder crescere le nuove generazioni ed alimentando inconsciamente figure genitoriali di scarso riferimento? Come può progredire una società senza la solidarietà e l’impegno comune? Senza questa coscienza si impoveriscono sempre più i ricambi di quel sano e costruttivo volontariato che ha caratterizzato, e spesso integrato, se non addirittura sostituito, il sistema istituzionale pubblico, dando riferimenti certi e sicuri. L’impegno civile di tante famiglie attraverso molteplici forme di associazionismo ha sempre dato positivi riscontri all’intera società ed ha alimentato quella parte sana che oggi deve avere il coraggio di ritornare in prima linea per mettere ordine, diffondere i principi della sussidiarietà come impegno morale di ognuno, e puntare al trasferimento di valori morali come missione, così come, in semplicità, si fa in una famiglia dove i genitori dialogano, si confrontano e crescono con i loro figli. |
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